giovedì 30 giugno 2011

La Storia Dei Tre Fratelli

<<C'erano una volta tre fratelli che viaggiavano lungo una strada tortuosa e solitaria al calar del sole.
Dopo qualche tempo, i fratelli giunsero a un fiume troppo profondo per guadarlo e troppo pericoloso per attraversarlo a nuoto. Tuttavia erano versati nelle arti magiche, e così bastò loro agitare le bacchette per far comparire un ponte sopra le acque infide. Ne avevano percorso metà quando si trovarono il passo sbarrato da una figura incappucciata.
E la Morte parlò a loro. Era arrabbiata perchè tre nuove vittime l'avevano appena imbrogliata: di solito i viaggiatori annegavano nel fiume. Ma la Morte era astuta. Finse di congratularsi con i tre fratelli per la loro magia e disse che ciascuno di loro meritava un premio per essere stato tanto abile a sfuggirle.
Così il fratello maggiore, che era un uomo bellicoso, chiese una bacchetta più potente di qualunque altra al mondo: una bacchetta che facesse vincese al suo possessore ogni duello, una bacchetta degna di un mago che aveva battuto la Morte! Così la Morte si avvicinò a un albero di sambuco sulla riva del fiume, ne prese un ramo e ne fece una bacchetta, che diede al fratello maggiore.
Il secondo fratello, che era un uomo arrogante, decise che voleva umiliare ancora di più la Morte e chiese il potere di richiamare altra dalla Morte. Così la Morte raccolse un sasso dalla riva del fiume e lo diede al secondo fratello, dicendogli che quel sasso aveva il potere di riportare in vita i morti.
Infine la Morte chiese al terzo fratello, il minore, che cosa desiderava. il fratello più giovane era il più umile e anche il più saggio dei tre, e non si fidava della Morte. Perciò chiese qualcosa che gli permettesse di andarsene senza essere seguito da lei. E la Morte, con estrema riluttanza, gli consegnò il proprio Mantello dell'Invisibilità.
Poi la Morte si scansò e consentì ai tre fratelli di continuare il loro cammino, e così fecero, discutendo con meraviglia dell'avventura che avevano vissuto e ammirando i premi che la Morte aveva loro elargito.
A tempo debito i fratelli si separarono e ognuno andò per la sua strada.
Il primo fratello viaggiò per un'altra settimana o più, e quando ebbe raggiunto un lontano villaggio andò a cercare un altro mago con cui aveva da tempo una disputa. Armato della Bacchetta di Sambuco, non poté mancare di vincere il duello che seguì. Lasciò il nemico a terra, morto, ed entrò in una locanda, dove si vantò a gran voce della potente bacchetta che aveva sottratto alla Morte in persona e di come essa l'aveva reso invincibile. Quella stessa notte, un altro mago si avvicinò furtivo al giaciglio dove dormiva il primo fratello, ubriaco fradicio. Il ladro rubò la bacchetta e per buona misura tagliò la gola al fratello più alziano.
E così la Morte chiamò a sé il primo fratello.
Nel frattempo, il secondo fratello era tornato a casa propria, dove viveva solo. Estrasse la pietra che aveva il potere di richiamare in vita i defunti e la girò tre volte nella mano. Con sua gioia e stupore, la figura della fanciulla che aveva sperato di sposare prima della di lei prematura morte gli apparve subito davanti. Ma era triste e fredda, separata da lui come da un velo. Anche se era tornata nel mondo dei mortali, non ne faceva veramente parte e soffriva. Alla fine il secondo fratello, reso folle dal suo disperato desiderio, si tolse la vita per potersi davvero riunire a lei.
E fu così che la Morte chiamo a sé il secondo fratello.
Ma sebbene la Morte avesse cercato il terzo fratello per molti anni, non riuscì mai a trovarlo. Fu solo quando ebbe raggiunto una veneranda età che il fratello più giovane si tolse infine il Mantello dell'Invisibilità e lo regalò a suo figlio. Dopodiché salutò la Morte come una vecchia amica e andò lieto con lei, da pari a pari, congedandosi da questa vita>>


lunedì 27 giugno 2011

Un Nuovo Capitolo

Non so ancora come fare...
...Molte volte nella mia vita ho dovuto voltare pagina, ma sono mai veramente riuscita ad iniziare un nuovo capitolo?
Le innumerevoli difficoltà che ho dovuto affrontare me le sono davvvero lasciate alle spalle? 
No.
Certe volte le cicatrici bruciano ancora e il dolore riaffiora. 
Non so ancora come fare a chiudere definitivamente certi capitoli, ma so che DEVO farlo, per il mio bene.
Devo provare con tutte le mie forze ad accantonare il dolore e i brutti ricordi.
E' giunta l'ora di iniziare un nuovo capitolo.

domenica 26 giugno 2011

Cuori infranti e voglia di urlare

Ed eccoli li, quattro giovani, due ragazze una bionda e una mora, una alta l'altra bassa, e due ragazzi, uno moro e l'altro castano. 
Avevano passato una piacevole serata al cinema ed era giunta l'ora di mettere qualcosa nello stomaco, così si sedettero ad un tavolo del McDonald's.
Dopo qualche secondo di silenzio una delle ragazze, quella bionda, iniziò a parlare col ragazzo moro dall'aria triste...
Mentre gli altri due ragazzi erano intenti a mangiare un panino e un gelato arrivò la tanto attesa domanda che il ragazzo si era sentito ripetere molte volte: "come sta andando adesso che vi siete separati?"
Ed ecco che apparve sul suo volto uno sguardo carico di tristezza, gli occhi un po' lucidi...Eccolo li, un altro cuore infranto.
La ragazza mora faticò ad alzare gli occhi al cielo, non ne poteva più di sentire sempre la solita storia: lui sta bene ma lei gli manca.
Non lo riteneva giusto, anche lei aveva dei problemi ma non poteva parlarne con gli amici perchè loro reputavano più importante parlare di una storia d'amore finita male.
Nonostante tutto provò un po' di tenerezza per lui e rimase ad ascoltare la sua storia, il ragazzo castano seduto davanti a lei che faceva guizzare gli occhi azzurri un po' sul suo volto un po' su quello del ragazzo.
Passarono diversi minuti e la piccola mora decise che era giunto per lei il momento di tornare a casa. 
Salutò gli amici, che rimasero ancora a parlare e cercare di consolare quel povero ragazzo con la faccia da cane bastonato. 
Mentre attraversava il lungo corridoio che l'avrebbe condotta alla macchina pensò che aveva trascorso un'altra serata deludente, senza vedere il ragazzo che da giorni voleva stringere tra le sue braccia. 
Un pensiero le balenò nella mente: "uhm, ormai si sarà messo con un'altra ragazza".
Insieme a questo pensiero giunsero rabbia e frustrazione, e un briciolo di speranza. La speranza di non aver perso un'altra occasione.
Soffocò la tentazione di dar sfogo a quell'insieme confuso di emozioni. 
E soffocò anche la voglia di urlare

martedì 14 giugno 2011

Scatola Dei Ricordi

Una volta ogni tanto l'influenza torna utile...
Il mese scorso ho comprato una scatola per metterci dentro i miei ricordi: fotografie, cartoline, ritagli di giornale, biglietti di auguri e moltre altre cose.
Nel pomeriggio mi sono messa d'impegno per sistemarli...E inevitabilmente sono iniziati ad affiorare i ricordi e i sorrisi sulle labbra. 
Che strano rivedermi all'età di 15 anni, alla mia prima partita di calcio con in mano la sciarpa della mia squadra del cuore. Molte delle emozioni di quel giorno sono riaffiorate, ed è stata una bella sensazione, di quelle che ti scaldano il cuore!
Ovviamente mi è capitato di ritrovare anche foto imbarazzanti...
A 13-14 anni (non mi ricordo l'età esatta, ops!) ho fatto una vacanza studio a Malta. Inutile dire che è stata una delle più belle estati della mia vita, durante la quale mi presa una cotta pazzesca per un ragazzo! A ricordarmi di lui una busta praticamente piena delle sue foto, scattate di nascosto (che ci volete fare, sono sempre stata un tipo timido).
Ho anche ritrovato molti articoli di giornale: Rafael Nadal che vince per la prima volta al Roland Garros! 
Ma il più bel giornale che abbia conservato è dell'estate del 2006, esattamente risale al 10 luglio..vi dice niente? 
Ma certo! Il giorno prima la nostra nazionale di calcio ha vinto il mondiale ed è salita in vetta! Non dimenticherò mai la gioia di quella magica notte, di come quasi mi sono messa a piangere per la felicità!
Purtroppo la mia operazione "scatola dei ricordi" non è ancora completa, devo ancora metter dentro i biglietti dei concerti ai quali sono stata.
Che bellezza, ogni volta che vado ad un concerto è come la prima. Non importa la stanchezza che si prova prima di un concerto, quando si è fuori ad aspettare per cercare di accaparrarsi i posti migliori, una volta che il gruppo inizia a suonare tutta la fatica sparisce e la felicità prende il sopravvento, seguita dell'euforia di saltare e cantare a squarciagola i brani più belli!
Mi sento in dovere di ringraziare la maggior parte delle persone che mi hanno fatto vivere questi bellissimi momenti, ovviamente con la speranza di viverne molti altri e chissà...magari un giorno i miei figli (se mai ne avrò!) apriranno quella scatola e rivivranno con me ancora una volta quelle...emozionanti emozioni!

venerdì 10 giugno 2011

Ghost Love Score


La mia caduta sarà per te
Il mio amore sarà in te
Se tu sarai colui che mi ferirà
Io sanguinerò per sempre

My fall will be for you
My love will be in you
If you be the one to cut me
I will bleed forever

Semplicemente stupenda, niente da aggiungere

giovedì 9 giugno 2011

Legami

Il legame, un vincolo che ci unisce ad altre persone.
Spesso ci leghiamo ad una persona perchè con essa condividiamo delle avventure, belle o brutte che siano, o anche una semplice passione. 
Molte volte si instaura un rapporto di amicizia.
Amicizia....Con amicizia si indica un tipo di legame sociale accompagnato da un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o di differente sesso. (Wikipedia)
Per cinque anni ho pensato di avere al mio fianco persone che rientrassero in questa definizione, certo non pretendendo di avere il rapporto perfetto.
Credevo che un amico ti stesse SEMPRE affianco nel momento del bisogno, non importa quanto le cose siano sputtanate. 
Pensavo che se lui o lei ti vede con un'espressione triste stampata sul volto venisse li da te a darti il suo conforto, anche solo con un semplice sorriso. 
E' bastata una serata per farmi definitivamente capire quanto le cose siano ormai messe male.
E se il mio legame con loro si stesse per spezzare, o addiruttura si fosse già rotto? 
Forse dovrei rivalutare la mia definizione di amicizia...




Ringrazio l'unica persona che mi sta sempre vicina, anche se vive un po' lontana da me...
...Grazie perchè almeno ci sei tu